22- 02-2005
C’era il sole 25 anni fa.
C’era un sole che sembrava primavera. E migliaia di cuori a via Monte Bianco, che una tale pioggia di lacrime non si è mai vista. Neanche a dicembre…
È morto Valerio, l’hanno ammazzato. 19 anni e l’hanno ammazzato.
Un compagno, un amico e l’hanno ammazzato. E nessuno sa ancora chi è stato.
Erano i tempi in cui le notizie viaggiavano veloci, anche senza telefonini.
Erano tempi in cui per essere migliaia bastava un’ora.
Erano i tempi in cui non ci sentivamo mai soli,dovunque andassimo, in qualsiasi ora del giorno e della notte;ogni strada,ogni piazza era un luogo famigliare, era facile incontrare i propri simili.
La stessa faccia incrociata al corteo, la compagna due file davanti all’assemblea a lettere.
Lo stesso sorriso e la fiducia nel futuro.
Un sorriso splendente, che non era oscurato neanche dalle facce truci che indossavamo per i cortei
Valerio era un compagno e un amico . Di tutti.
L’avevo incontrato pochi giorni prima del 22, a Valmelaina,con l’immancabile macchina fotografica. Ci aveva fatto una foto. Aveva fatto una foto alle pischelle, alle compagne, alle amiche. Mi metteva un po’ a disagio la sua dialettica, la sua ostentata sicurezza. Se non ci fosse stato quel maledetto 22 febbraio forse sarebbe diventato un giornalista, o chissà cosa.
Come gli altri, come noi. Chissà…
Chissà come si sarebbe arrampicato nella vita, quale compromesso avrebbe accettato, quali e quante occasioni avrebbe mandato a farsi fottere.
Mi vengono in mente queste cose, perché sono passati 25 anni e perché oggi piove.
Mi avvicino alla lapide in punta di piedi, tra i ragazzi che hanno gli anni di mio figlio, lo stesso sguardo dritto e aperto nel futuro, la stessa fiducia.
Sono riconoscente alla vita che mi ha concesso di vedere questi sguardi.
Sono orgogliosa per essere stata in grado di trasferire la capacità di possedere questi sguardi….
E, con presunzione, divido in cuor mio la riservatezza con gli altri della mia età; perché siamo qui, perché sono passati 25 anni, perché oggi piove… Eppure dentro di noi c’è un sole che sembra
Primavera,e una tale pioggia di lacrime che non si è mai vista. Neanche a dicembre.
Ciao Valerio.
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